San Terenzo Monti, storia e tradizioni

Viaggio in questo meraviglioso borgo antico

L’insediamento originario di San Terenzo Monti era costituito da un “Castello” appartenente al feudo della potente famiglia dei Malaspina del ramo fiorito, risulta sotto la protezione della Repubblica Fiorentina dopo il 1418. Alla morte di Spinetta II (1477) fa parte del Capitanato Fiorentino di Fivizzano quale “Castello” con proprio statuto. L’attuale abitato è costituito dal castello e dal Borgo sottostante.

Il Borgo di San Terenzo Monti, dove sorge La Dimora del borgo Antico, si erige lungo la direttrice viaria che unisce Fosdinovo, quindi Sarzana, e la Valle del Bardine, quindi l’entroterra continentale, luogo di transito da sempre legato alla pianura e al mare. La sua posizione strategica sul territorio porta a pensare ad una sua importanza commerciale e difensiva, sia nei confronti delle valli antistanti, quali la valle del Rosaro, la valle del Magra e i monti retrostanti con la catena delle Alpi Apuane.

La leggenda, che si vuole risalga al VIII secolo, del martirio di San Terenzo, da cui deriva il nome del borgo appunto, è forse la prova più interessante di questa vocazione strategica.

La leggenda prende il via dall’uccisione del santo “Un fervente cristiano della Scozia, che giunto presso il fiume Lavenza, oggi Carrione, del Carrarese, veniva assassinato a colpi di pugnale, per mano di alcuni suoi servi; il Vescovo di Luni decise di erigere una chiesa intitolata al Santo martirizzato, nel luogo dove, dopo aver caricato la salma sopra un carro trainato da buoi, questi, senza alcuna guida, si sarebbero fermati per morte. Questo carro, partito coi sacri resti dal territorio carrarese, si fermò sopra un colle in prossimità del torrente Bardine in una proprietà del Vescovo, dove i buoi, dopo aver bevuto da una pozza, morirono. Quello fu il luogo scelto”.

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